Fra i motivi in testa ad un’ipotetica lista per cui val la pena di sopportare questa assurda città, il Gianicolo.
Camminare – a costo di tacchi alti – sotto lo sguardo altero di Garibaldi. Sporgersi su Roma nella luce dorata d’estate. Risentire il tuffo al cuore del primo cannone. Scorgere, fra le fronde o nella nebbia del ricordo, il teatro dei burattini. Scendere le gradinate su cui hai visto il tuo primo Goldoni. Ai piedi della quercia rabbrividire di pietà per il poeta.